Stop ai pagamenti in contanti sopra i 2.000 euro
Stop ai pagamenti in contanti sopra i 2.000 euro a partire dal 1° luglio 2020, questo è quanto previsto dal Dlgs 231/2007 e modificato dal Dl fiscale 2020.
L'utilizzo di denaro contante, fino al 30 giugno 2020, è consentito per importi fino a 2.999,99 euro mentre il limite previsto a partire dal 1° luglio resterà operativo fino alla fine del 2021, in seguito verrà ulteriormente abbassato a 999,99 euro.
Ovviamente il limite all'utilizzo del contante vale anche in caso di più pagamenti inferiori alla soglia ma che sono evidentemente e artificiosamente frazionati. Secondo l'orientamento corrente, e salvo altre modalità per ritenerla tale, un'operazione si considera artificiosamente frazionata quando questa è unitaria sotto il profilo economico ma viene posta in essere attraverso più operazioni effettuate in un periodo circoscritto di 7 giorni.
In caso di mancato rispetto dei limiti imposti è prevista l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 a 50.000 euro. Fino al 31 dicembre 2021 la sanzione minima è fissata in 2.000 euro, in seguito si abbasserà a 1.000 euro.
Anche i professionisti sono interessati da questa novità, viene infatti fatto obbligo di comunicare, alle competenti Ragionerie territoriale dello Stato, le eventuali infrazioni dei limiti di utilizzo del contante delle quali acquisiscano notizia nello svolgimento della propria attività.
In un momento in cui forse servirebbe liberare le imprese ed i professionisti da più vincoli possibili, è auspicabile che il Governo intervenga almeno per rimandare l'entrata in vigore della novità appena descritte.
Siamo ovviamente a disposizione per fornire ulteriori informazioni in merito.