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In arrivo il Milleproroghe: Le principali novità

Nella giornata di ieri, il Senato ha approvato il disegno di legge di conversione in legge del decreto Milleproroghe (D.L. 183/2020). Il provvedimento recepisce le misure introdotte dai D.L. n. 182/2020, n. 3/2021 e n. 7/2021.


Il testo approvato contiene numerose misure dalla proroga di 14 mesi dei termini per la notificazione delle cartelle di pagamento, alla riapertura dei termini per l’invio delle domande di cassa integrazione per Covid-19, passando per le novità in materia di svolgimento delle assemblee delle società per l’approvazione dei bilanci 2020 alla proroga fino al 30 aprile 2021 dello smart working semplificato e al 2022 dell’obbligo di trasmettere i corrispettivi giornalieri al sistema tessera sanitaria.


Relativamente alla proroga dei termini per la notificazione delle cartelle di pagamento, il nuovo decreto prevede che:


  • Gli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, per i quali i termini di decadenza scadono tra l’8 marzo 2020 ed il 31 dicembre 2020, siano notificati nel periodo compreso tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022;

  • I termini di decadenza per la notificazione delle cartelle di pagamento siano prorogati di 14 mesi;

  • Il termine di scadenza dei versamenti, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi sia prorogato al 28 febbraio 2021;

  • La scadenza della sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall'agente della riscossione siano differiti al 28 febbraio 2021.


Il nuovo decreto Milleproroghe inoltre differisce al 31 marzo 2021 i termini di decadenza per l'invio delle domande di accesso alla cassa integrazione collegata all'emergenza epidemiologica da COVID-19 e i termini di trasmissione dei dati necessari per il pagamento o per il saldo degli stessi, scaduti entro il 31 dicembre 2020. Il differimento viene ammesso nel limite di spesa di 3,2 milioni di euro per l’anno 2021.


Il provvedimento si occupa anche di prorogare lo smart working semplificato fino al 30 aprile 2021 confermando la possibilità, per i datori di lavoro privati, di ricorrere al lavoro agile in forma semplificata, prescindendo quindi dagli accordi individuali previsti dalla normativa vigente, e la necessità di inviare una comunicazione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in via telematica, con i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile.


In attesa di ulteriori documenti interpretativi, siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti o per assistervi nella gestione delle agevolazioni introdotte.

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