Il contributo a fondo perduto per la sicurezza dei luoghi di lavoro
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando Isi 2020 con cui l’Inail mette a disposizione delle imprese che scelgono di investire in prevenzione, 211.226.450 euro di contributi a fondo perduto. Gli incentivi Inail saranno ripartiti in budget regionali/provinciali e potranno coprire fino al 65% delle spese sostenute dalle aziende per realizzare progetti destinati a migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
I fondi del bando Isi 2020 sono ripartiti in quattro assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati. Sono infatti finanziabili le seguenti tipologie di progetto:
Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Asse di finanziamento 1;
Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2;
Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3;
Progetti per micro e piccole imprese operanti nei settori Pesca (codice Ateco A03.1) e della Fabbricazione di mobili (codice Ateco C31) - Asse di finanziamento 4.
I progetti finanziabili devono rispettare i seguenti criteri generali, oltre a quelli specifici definiti in ciascun Allegato:
Devono essere realizzati nei luoghi di lavoro nei quali è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda;
Non possono determinare un ampliamento della sede produttiva;
Non possono comportare l’acquisto di beni usati;
Devono essere riferiti alle lavorazioni che l’impresa ha già attive alla data di pubblicazione del bando.
Possono accedere al contributo tutte le aziende, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, a esclusione delle micro e piccole imprese dell’agricoltura primaria. Possono accedere ai fondi del secondo asse, dedicato ai progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi, anche gli Enti del Terzo Settore. I soggetti destinatari possono presentare una sola domanda di finanziamento in una sola Regione o Provincia Autonoma, per una sola tipologia di progetto tra quelle sopra indicate riguardante una sola unità produttiva.
Sull’importo delle spese ritenute ammissibili è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del 65%. Il finanziamento è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’IVA. Il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000,00 Euro e il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000,00 Euro per gli Assi di finanziamento 1,2 e 3. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è invece fissato il limite minimo di finanziamento. L’asse di finanziamento 4 prevede invece un massimo erogabile pari a 50.000,00 Euro e il finanziamento minimo ammissibile pari a 2.000,00 Euro.
Le spese ammesse a finanziamento devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data di chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda telematica. Ciò può significare che è possibile che restino a carico del soggetto destinatario gli oneri sostenuti nel caso in cui la propria domanda di finanziamento non si collochi in posizione utile ai fini del finanziamento nella successiva fase di inoltro online o non superi le fasi di verifica o rendicontazione. Non sono ammesse a finanziamento le spese relative all’acquisto o alla sostituzione di:
Dispositivi di protezione individuale ai sensi dell’articolo 74 del d.lgs. n.81/2008 s.m.i;
Veicoli, aeromobili e imbarcazioni non compresi nel campo di applicazione del d.lgs. n.17/2010;
Ponteggi fissi.
Non sono inoltre ammesse a finanziamento le spese relative a:
Trasporto del bene acquistato;
Consulenza per la redazione, gestione e invio telematico della domanda di finanziamento;
Adempimenti inerenti alla valutazione dei rischi di cui agli articoli 17, 28 e 29 del d.lgs. n.81/2008 s.m.i.;
Adempimenti obbligatori a carico del fabbricante o di altro soggetto diverso dal datore di lavoro;
Manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi d’opera;
Compensi ai componenti degli Organismi di vigilanza nominati ai sensi del d.lgs. n.231/2001;
Acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing);
Costi del personale interno;
Costi autofatturati;
Spese fatturate dai soci dell’azienda richiedente il contributo;
Interventi forniti da imprese con le quali il richiedente abbia rapporti di controllo, di partecipazione finanziaria, o amministratori, consiglieri e rappresentanti legali in comune.
Entro il 26 febbraio 2021, sul sito www.inail.it, nell’apposita sezione dedicata all’Avviso pubblico ISI 2020, saranno comunicate le seguenti date:
Apertura e chiusura della procedura per la compilazione online delle domande;
Periodo di download di uno o più codici identificativi utili per accedere allo sportello informatico per l’inoltro della domanda online;
Termine entro il quale verranno pubblicate le regole tecniche sulle modalità di funzionamento dello sportello informatico per l’invio delle domande, ivi comprese le date di accesso a tale sistema.
Prerequisito necessario per accedere alla procedura di compilazione della domanda ISI è che il soggetto destinatario sia registrato sul portale Inail e associato ad una posizione assicurativa.
In attesa delle informazioni che verranno pubblicate sul sito dell'Inps, siamo a disposizione per qualsiasi informazione o per assistervi nella compilazione e presentazione delle domande.