Emergenza Coronavirus: Il credito d'imposta per la sanificazione della propria attività
Come avevamo scritto qui, alcune attività hanno potuto riaprire a partire da ieri 14 aprile 2020.
Per tutti questi soggetti si rende necessario stabilire delle linee guida e dei comportamenti da seguire al fine di rendere il luogo di lavoro il più sicuro possibile sia per i propri dipendenti che per il clienti.
A tal proposito potete trovare, nella nostra sezione documenti, gli allegati 4 e 5 del Dpcm del 10 aprile con cui il Governo ha fornito delle misure igenico sanitarie da seguire.
Risulta a questo punto importante soffermarsi anche su alcuni chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate in merito al credito d'imposta per le protezioni e la sanificazione del luogo di lavoro.La circolare n.9/E ha infatti analizzato la misura che era già stata introdotta dal Decreto Cura Italia e che è stata ampliata dal Decreto Liquidità con l'art. 30.
Per il 2020 era stato previsto un credito d'imposta, nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario. La circolare conferma che il credito verrà riconosciuto anche per l'acquisto di dispositivi individuali quali:
Mascherine chirurgiche Ffp2 e Ffp3;
Guanti;
Visiere;
Tute;
Detergenti per le mani;
Disinfettanti;
Barriere e pannelli protettivi;
Altri dispositivi utili a proteggere i lavoratori.
Ti ricordo che a partire dal 2020 è obbligatorio utilizzare i canali di pagamento dell'Agenzia delle Entrate per poter compensare eventuali crediti.
Siamo ovviamente a disposizione per assistervi nel calcolo del credito spettante e nell'invio del modello F24.