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Emergenza Coronavirus: Ecobonus e Sismabonus

Continuano a trapelare anticipazioni sul Decreto Rilancio, tra le misure che dovrebbero essere adottate dal Governo per rilanciare l'economia italiana è previsto un piano shock per il settore dell'edilizia.


L'obbiettivo del Governo sembra essere quello di utilizzare il settore edile come leva dell'economia italiana permettendo, alle imprese che effettuano gli interventi agevolabili, di cedere il più velocemente possibile e ad un buon prezzo, il credito derivante dai loro lavori.


Tale intervento verrà messo in piedi grazie all'utilizzo di strumenti come il credito d'imposta per interventi riqualificazione energetica c.d. Ecobonus, e il credito d'imposta per interventi antisismici c.d. Sismabonus.


Appare quindi utile analizzare la disciplina vigente relativa all'Ecobonus e al Bonus facciate, per la parte ad esso applicabile, analizzando alla fine le novità che dovrebbero essere introdotte dal Decreto Rilancio.


La legge di Bilancio 2020 aveva infatti confermato, anche per quest’anno, una detrazione dall’imposta lorda spettante ai contribuenti che aumentano il livello di efficienza energetica dei fabbricati già esistenti.


In generale, le detrazioni sono riconosciute per:


  • La riduzione del fabbisogno energetico da riscaldamento;

  • Il miglioramento termico dell'immobile;

  • L'installazione di pannelli solari;

  • La sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;

  • L’acquisto e la posa in opera di schermature solari;

  • L’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;

  • L’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative;

  • L’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;

  • L’acquisto di generatori d’aria calda a condensazione;

  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;

  • Interventi sulle strutture opache della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10 per cento dell'intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell'edificio.


Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento. Le spese ammesse in detrazione comprendono sia i costi per i lavori relativi all’intervento di risparmio energetico, sia quelli per le prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso e per acquisire la certificazione energetica richiesta.


L'agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2020. Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50% con limiti di spesa differenti in base alla categoria dell’intervento, con l'eccezione degli interventi relativi alle facciate degli immobili a cui si applica un'aliquota del 90%. L'importo del credito è utilizzabile a scomputo delle imposte dovute, in 10 rate di pari importo.


La normativa fin qui vigente permetteva infine di cedere il credito derivante dagli interventi agevolabili, dando così la possibilità di ottenere un vantaggio anche ai contribuenti che non potevano portare in detrazione il credito spettante.


Sul punto era intervenuta anche l'Agenzia delle Entrate che aveva confermato che tutti i soggetti che sostengono le spese in questione, compresi coloro che, non potrebbero fruire della corrispondente detrazione in quanto l’imposta lorda è assorbita dalle altre detrazioni o non è dovuta, possono cedere il proprio credito:


  • Ai fornitori dei beni e servizi degli interventi agevolabili;

  • Agli altri soggetti privati, collegati comunque al rapporto che ha dato origine alla detrazione;

  • Agli istituti bancari, ma solo per i soggetti che si trovano nella c.d. "no tax area".


In base alle anticipazioni disponibili, le misure che verranno introdotte dal Decreto di maggio, dovrebbero aprire alle seguenti novità:


  • Le aliquote di detrazione verranno elevate al 110%, sia per l'Ecobonus che per il Sismabonus;

  • L'importo del credito sarà recuperabile in 5 rate di pari importo;

  • Anche i contribuenti che non rientrano nella no tax area, potranno cedere il credito anche agli istituti bancari;

  • Il credito sarà cedibile per un numero di volte illimitato.


Sembra inoltre confermato che verrà modificata anche la disciplina relativa allo sconto in fattura per cui, secondo le anticipazioni disponibili, i soggetti che cederanno il proprio credito al fornitore che ha effettuato gli interventi agevolabili, potranno ricevere direttamente uno sconto in fattura pari al 100% dell'importo dei lavori consentendo quindi la realizzazione dei lavori senza alcun pagamento.


Siamo ovviamente a disposizione per ulteriori informazioni e vi terremo aggiornati non appena sarà disponibile il testo definito del Decreto.

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