Decreto liquidità: La rinegoziazione del debito
Come indicato in un precedente post, il Decreto Liquidità ha confermato la linea di intervento del Governo per far fronte all'emergenza Coronavirus.
Analizzando le misure adottate fino ad adesso, e tralasciando per un attimo il contributo fornito alle persone fisiche, lo Stato non è riuscito a trovare strade diverse da quella dell'indebitamento.
Sebbene il Decreto abbia previsto un iter più semplificato per la concessione dei finanziamenti fino a 25.000 euro, appare utopistico pensare che l'innalzamento di 10 punti percentuali della garanzia, possa risolvere i problemi delle imprese italiane. Bisogna infatti considerare che, sebbene il Decreto preveda la possibilità di accesso al credito anche per le società che prima ne erano escluse, saranno sempre le banche a organizzare le richieste ricevute e dare precedenza alla clientela più importante e finanziariamente stabile.
Occorre quindi cercare di trarre ogni possibile vantaggio dalla normativa vigente e sfruttare per esempio una facoltà concessa dal Decreto Cura Italia e ampliata dal Decreto Liquidità. E' stata infatti prevista la possibilità di rinegoziare i finanziamenti esistenti, ottenendo condizioni più favorevoli rispetto al finanziamento precedente non garantito, a patto che sia prevista la contestuale erogazione di credito aggiuntivo al soggetto beneficiario pari ad almeno il 10% dell’importo del debito rinegoziato.
Quella prospettata sembrerebbe una soluzione praticabile da un gran numero di imprese in quanto, oltre al vantaggio in termini di risparmio sul costo del finanziamento e ottenimento di un credito aggiuntivo, anche le banche riceverebbero benefici riducendo il rischio sui propri finanziamenti.
Tale misura può trovare diverse applicazioni come per esempio:
La sostituzione di finanziamenti chirografi non garantiti;
La sostituzione di finanziamenti relativi ad anticipo flussi;
La sostituzione di linee di anticipo ordini;
La sostituzione di linee finimport;
La sostituzione di scoperti di conto corrente.
E' bene precisare che l'ammontare del beneficio ricevibile non è stabilito dal Decreto ma sarà il risultato di una trattativa con la propria banca, che ovviamente tenderà a salvaguardare il proprio interesse. Risulta quindi importante stabilire una corretta comunicazione con la banca in modo che i benefici che scaturiscono dalla rinegoziazione siano equamente sfruttati.
Siamo ovviamente a disposizione per assistervi qualora ne abbiate bisogno.